Il Decreto Legislativo 18/2023 un nuovo decreto con il quale viene data attuazione alla normativa europea in tema di qualità delle acque destinata al consumo umano. Questo decreto è di interesse anche per il condominio in quanto è previsto aldilà di tutti gli obblighi in carico a chi distribuisce l’acqua è previsto che per l’impianto condominiale quindi dal punto di consegna dell’ente erogatore in poi (contatore) che alle acque fornite col sistema di distribuzione interno siano assicurati valori dell’acqua che rientrino nei parametri.
Pertanto l’Amministratore di Condominio ha l’obbligo di adoperarsi con le aziende specializzate di sua fiducia nella verifica e analisi delle acque, nella parte di impianto di distribuzione interna fino al punto in cui l’acqua fuoriesce dai rubinetto.
La frequenza e il numero dei campionamenti andranno valutati insieme al tecnico incaricato che darà indicazione su quante verifiche fare (in media una all’anno) prendendo a campione n. 2 o 3 rubinetti in modo da tenere monitorati i parametri microbiologici, i parametri chimici e i parametri indicatori elencati nell’allegato I, parti A e B .
Con il D.Lgs. 18/23 l’analisi delle acque degli impianti condominiali diventa è obbligatoria per ogni condominio, il fine della norma è di assicurare ai condòmini un ambiente sicuro e salubre, sono previste di conseguenza sanzioni amministrative che variano da € 5.000 a € 30.000 per il mancato rispetto dei parametri e da € 4.000 a € 24.000 per la mancata osservanza dell’obbligo di implementazione di valutazione e gestione del rischio del sistema di fornitura idropotabile.